I VALORI DELL’ EVENTO
La Primavera Fabrianese è lo storico trail dell’appennino. Si tratta di una gara storica che conta più di 45 anni di attività. Nasce nel 1976 su iniziativa del Club Alpino Italiano della sezione di Fabriano quando ancora il termine “trail” non era così riconoscibile come lo è oggi. Ecco perché si decise di aggiungere la definizione di “marcia in montagna” scegliendo di mantenere gli elementi fondanti e più importanti del trail: la scelta di correre per sentieri e percorsi sterrati, il dislivello da superare e la competizione.
Originariamente pensata da svolgersi su un unico itinerario di 22 km con circa 1000 metri di dislivello, simbolo della marcia, l’evento propone oggi un percorso ridotto di 13 km adatto a tutti, anche a famiglie e bambini. Questo perché nei valori della Primavera Fabrianese c’è la volontà di unire anime diverse e di riuscire a conciliare lo spirito del trail con la marcia di montagna e il trekking, la sana competizione ma anche la gioia e la convivialità di vivere la straordinaria natura che ci circonda.
I PERCORSI
LE EDIZIONI PASSATE
Alla partenza della prima edizione della Primavera Fabrianese nel 1976 si presentarono 70 partecipanti. Gli organizzatori della prima edizione, veterani del Club Alpino Italiano di Fabriano, abituati a percorrere le montagne con scarponi e zaini in spalla, pensavano che l’impegnativo percorso di 22 km non potesse essere fatto tutto di corsa e soprattutto che non difficilmente sarebbe stato completato in meno di quattro ore. E invece, sin dalla prima edizione, si presentarono al via numerosi atleti che chiusero il giro inpoco più di due ore.
I primi ad arrivare infatti, Paolo Costanzi e Sergio Balducci si presentarono al traguardo dopo 2 ore e 16 minuti, seguiti da Stefano Teodori con quattro minuti di ritardo. Da quella prima edizione è cominciata la sfida con il cronometro, per riuscire a fermare il prima possibile le lancette che indicano il tempo di gara.
LE EDIZIONI RECENTI
Oggi la Primavera Fabrianese è diventata ormai un appuntamento fisso. Nel 2015 la manifestazione ha festeggiato il suo 40esimo anniversario con quasi 1000 iscritti! In questi ultimi anni molto sentita e numerosa è stata la partecipazione di tante persone che hanno gareggiato e infatti l’evento si è sempre svolto regolarmente con qualsiasi condizione metereologica. L’unica pausa è stata dovuta all’emergenza covid.
Quest’anno non vediamo l’ora di tornare e accoglieremo l’arrivo della bella stagione con un’edizione in grande stile: 50 km di marcia che vuole conciliare i diversi modi dell’andare in montagna: quello di chi corre cercando la sfida con gli altri, oppure con il terreno impegnativo, con sé stesso o chi si concentra sull’andare al proprio ritmo assaporando paesaggi, profumi e le magnifiche sensazioni che la natura sa donare.
I NUMERI DELLA PF
Il primo a scendere sotto le due ore è sempre Sergio Balducci che nell’edizione del 1979 riesce addirittura a completare i 22 km in 2 ore e 16 minuti. Meglio di lui, in tutta la storia della Primavera Fabrianese, riuscirà a fare solo Sergio Bianchi, di San Severino, che nel 1987 farà il tempo record di 1h 43’ 08. Tempo che lo stesso Bianchi limerà di altri otto secondi nell’edizione di due anni dopo.
Da allora il tempo di 1h 43’ 00”, il migliore mai registrato appunto, resiste di anno in anno ai ripetuti assalti degli atleti, in primis lo stesso Sergio Bianchi, che vincerà ben 11 edizioni della Primavera, ma senza riuscire a migliorare ulteriormente il proprio record. Bisognerà aspettare l’edizione del 2019 per vedere scalzato il record di Bianchi dalla prestazione di assoluto rilievo con cui Francesco Paco Gentilucci ferma il cronometro a 1 ora 42 minuti e 36”.
ISCRIZIONE E REGOLAMENTO
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